In cosa consiste l’accettazione dell’eredità?

In questo breve articolo noi di Avatar Solutions vogliamo aiutarti a capire quali alternative hai quando ricevi un’eredità. L’accettazione dell’eredità è lo strumento giuridico con il quale si acquisisce il diritto all’eredità.

Esistono tre tipi di accettazione: espressa, tacita e con beneficio d’inventario.

L’accettazione espressa

L’accettazione espressa avviene quando la persona titolata a diventare erede dichiara esplicitamente la volontà di accettare l’eredità, attraverso un atto pubblico effettuato tramite Notaio.

L’accettazione tacita

L’accettazione tacita avviene, invece, quando il futuro erede compie una serie di atti che confermano la sua volontà di accettare, anche in mancanza di un atto giuridico formale. Alcuni esempi riconosciuti dalla legge come atti di accettazione tacita sono: la vendita o donazione di un immobile del Defunto, prelievo di somme di denaro dal conto corrente del defunto, pagamento di debiti ereditari.

La presentazione della sola dichiarazione di successione o il pagamento delle spese funerarie non rientrano nei casi considerabili accettazione tacita.

L’accettazione con beneficio d’inventario

L’accettazione con beneficio d’inventario è quella apparentemente più complessa e si verifica quando la persona intende accettare l’eredità evitando però che il suo patrimonio personale e quello del defunto vengano confusi. Egli dovrà rispondere di eventuali debiti del De Cuius soltanto con il ricavato dei beni ereditati e non con il proprio patrimonio. Negli articoli 471, 472 e 473 del Codice Civile si individuano alcune categorie – considerate giuridicamente più deboli – per le quali l’accettazione con beneficio d’inventario è considerata obbligatoria. Questi soggetti sono: minori, interdetti, inabilitati.

Come fare l’accettazione dell’eredità?

L’accettazione dell’eredità deve avvenire entro il termine di prescrizione di dieci anni dalla morte del defunto, indipendentemente dal fatto che si tratti di una successione legittima o testamentaria.

Se la persona titolata all’eredità muore prima di aver effettuato l’accettazione, il diritto di accettare si trasmette ai suoi eredi.

Quali documenti servono per l’accettazione dell’eredità?

Nel caso di accettazione con beneficio d’inventario è necessario produrre i seguenti documenti:

  • inventario dei beni posseduti dal De Cuius
  • certificato di morte (in carta semplice) o dichiarazione sostitutiva
  • certificato di ultima residenza del defunto
  • copia del codice fiscale del defunto e del chiamato all’eredità
  • copia del documento d’identità del defunto e del chiamato all’eredità
  • autorizzazione del Giudice Tutelare (in caso di eredi minorenni, interdetti e inabilitati)

In cosa consiste la rinuncia dell’eredità?

La persona titolata all’eredità (Chiamato) può rinunciare eventualmente al suo diritto sui beni De Cuius tramite Cancelliere del tribunale o Notaio. La rinuncia va fatta entro dieci anni dalla morte del defunto oppure entro soli tre mesi dal decesso se si è in possesso dei beni del Defunto.

Abitare in un immobile oggetto di successione costituisce un buon esempio di possesso dei beni del De Cuius.

Se si decide di rinunciare all’eredità, è importante essere a conoscenza del fatto che si perderà il diritto a ereditare l’intero patrimonio e non è possibile indicare un proprio successore.

Se chi rinuncia è fratello oppure figlio del Defunto, il diritto di accettazione dell’eredità passa ai loro figli o discendenti (Rappresentazione).